26/04/2024
Prestiti vitalizi ipotecari: cosa sono e come funzionano

Prestiti vitalizi ipotecari: cosa sono e come funzionano

I soggetti che hanno bisogno di richiedere in prestito una certa liquidità vengono sottoposti ad un processo di valutazione certosino da parte dei creditori. Questa valutazione si basa su alcuni aspetti principali, uno dei quali è rappresentato dall’età. L’età, infatti, influisce parecchio nella decisione di concessione di un prestito da parte di un creditore. Per ipotesi, un soggetto richiedente over 60 avrà sempre più difficoltà ad accedere ad un finanziamento rispetto ad un richiedente più giovane, specialmente se quest’ultimo vanta una buona posizione lavorativa ed economica. Il motivo è molto semplice: un soggetto con un’età avanzata è più a rischio di decesso rispetto ad un individuo più giovane, e non è difficile immaginare che, maggiore è l’età del richiedente, maggiore sarà il rischio di decesso anticipato.

Nonostante le difficoltà che i richiedenti over 60 possono trovarsi ad affrontare durante la richiesta di un prestito, molti creditori oggi mettono a disposizione delle soluzioni facilmente accessibili anche da parte loro: è il caso del prestito vitalizio ipotecario, di cui puoi trovare tante informazioni sul sito web Guida Prestiti Senza Busta Paga.

Prestiti vitalizi ipotecari: conosciamoli meglio

Il prestito vitalizio ipotecario è una formula di credito che vede i suoi albori in Gran Bretagna negli anni Sessanta. Negli ultimi decenni ha visto un certo successo ed è stato introdotto in Italia solo tramite la legge numero 44 del 2015. È una forma di finanziamento dedicata a coloro che hanno compiuto 60 anni e che possiedono un immobile di proprietà. Sono sufficienti solo questi due requisiti per ottenere la liquidità di cui avete bisogno. In questi finanziamenti, infatti, come potete immaginare, la garanzia principale da presentare al creditore è rappresentata dall’immobile che si possiede, il quale viene posto ad ipoteca in cambio di un finanziamento.

Il richiedente del prestito mantiene intatta la proprietà dell’appartamento, ma il suo valore verrà conteggiato in denaro. Un’altra particolarità di questo prestito riede nel fatto che il rimborso non avviene tramite il versamento di rate mensili, così come accade per gli altri tipi di prestiti personali, ma questo lo vedremo meglio in seguito.

L’importanza del valore dell’immobile

Di fronte alla richiesta di un prestito da parte di un soggetto richiedente, ogni banca è chiamata a decidere in autonomia rispetto alle altre quali sono le percentuali che intende applicare e, soprattutto, se concedere l’accesso al credito. Spesso la percentuale viene già indicata all’interno dei fogli informativi rilasciati dalla banca, sebbene non rappresentino un obbligo. Il valore di un immobile può essere influenzato anche dalla eventuale presenza di altri inquilini. Il fattore infatti varia pure a seconda dell’età degli altri abitanti dell’appartamento. Non si può quindi parlare di una percentuale fissa rispetto al valore di un certo immobile, dato che è un aspetto che va valutato con attenzione in fase di richiesta di un prestito ipotecario vitalizio.

Come avviene il rimborso di un prestito vitalizio ipotecario

Il termine “vitalizio” insito nella denominazione di questo prestito indica il fatto che prevede un rimborso che ha una durata per tutta la vita. Il rimborso del finanziamento inizia nel momento in cui viene stipulato il contratto e termina alla morte del soggetto che lo ha richiesto. Inoltre, prima del decesso del debitore del prestito, la banca o l’istituto di credito non è tenuto a pretendere il rimborso dell’importo che è stato liquidato.

Cosa avviene al decesso del debitore

Quando sopraggiunge il decesso del debitore, gi suoi eredi hanno davanti a loro tre diverse possibilità da intraprendere:

  • Rimborsare il debito tramite il riscatto dell’immobile posto ad ipoteca, a patto che si prenda questa decisione entro un anno dal decesso del beneficiario;
  • Vendere l’immobile in accordo con il creditore, così da utilizzare la liquidità ricavata dalla sua vendita per rimborsare il finanziamento contratto del debitore defunto;
  • Concedere l’immobile al creditore, dando a quest’ultimo la possibilità di venderlo e saldare il debito.